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Il senso a ciò che stiamo vivendo

  • Immagine del redattore: Ruben de Lorenzo
    Ruben de Lorenzo
  • 27 mar 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Purtroppo stanno aumentando i numeri di suicidi associati alla pandemia che stiamo vivendo, segno evidente che, oltre alle difese immunitarie, bisogna fornire anche delle difese psicologiche e spirituali. Un primo passo potrebbe essere quello di fornire una comunicazione positiva che invita ad affrontare con serenità e forza la situazione, ed anche la malattia, in luogo della pressante tragica comunicazione che genera panico, incertezza, isteria.

È comunque palese che il tempo che stiamo affrontando ha evidenziato in modo inquietante un'umanità fragile, debole, facilmente preda di depressione, che non può essere supportata esclusivamente dalla speranza di qualche flash mob, dei video patriottici, e dal vago umanitarismo dell'andrà tutto bene.

Occorre insistere nell'affermare che dal coronavirius, nella stragrande maggioranza dei casi, si guarisce.

Occorre fornire un senso al dolore, alla sofferenza, ai lutti. Occorre dare le ragioni per le quali non dobbiamo avere paura.

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